lunedì 6 ottobre 2008

Livello 7 di Mordecai Roschwald



Trovare un libro come Livello 7 nella collana Urania Collezione di Mondadori, che ristampa classici della fantascienza, sorprende chi si avvicina per la prima volta a quest'opera.
Infatti, si tratta certamente (e per fortuna!) di un racconto di fantascienza, ma non di quella fantascienza volta a esplorare pianeti alieni, paradossi temporali o comunque epoche e mondi lontani dal nostro. Livello 7 risponde a una domanda inquietante, alla quale il genere umano ha, a più riprese, rischiato di fornire una risposta terribilmente concreta: cosa succederebbe se sulla Terra si scatenasse un conflitto atomico?
Mordecai Roschwald, professore universitario di origine polacca trasferitosi negli USA negli anni '50, e dunque in piena guerra fredda, confessa nella postfazione di avvicinarsi per la prima volta alla narrativa proprio con Livello 7, e di aver scelto la forma del diario perché gli era parsa la più semplice da gestire e la migliore alternativa a un testo didattico.
In effetti, il diario dell'ufficiale premi-pulsanti X-127 rappresenta ben più di un romanzo di intrattenimento.
Il Livello 7 del titolo indica il bunker sotterraneo in cui è confinato, insieme ad altri ufficiali dell'esercito, X-127.
Egli non ha più un nome, come del resto non ne hanno più i suoi compagni, perché una volta entrato nel bunker non farà più ritorno alla superficie e alla sua vita. E non vi potrà fare ritorno, perché gli uomini del Livello 7 hanno il compito di scatenare il conflitto definitivo, l'attacco nucleare che segnerà l'annientamento del nemico, ma che rappresenterà anche la fine di tutto il genere umano.
Infatti, le due super potenze reagiranno all'attacco dell'altra con la rappresaglia, seguendo entrambe l'ideologia del colpire per annientare, rincorrendosi così in una spirale di distruzione senza freni.
E un giorno il momento di premere il fatidico pulsante arriva davvero.
Volutamente agghiacciante, Livello 7, come i missili intercontinentali lanciati dal protagonista, colpisce nel segno con drammatica potenza e lascia il lettore a riflettere desolato sulle macerie del mondo.
Il rispetto per la vita è solo l'insegnamento più immediato che Roschwald ha voluto comunicare attraverso il suo apologo, che costringe a riflettere anche sul valore del pensiero indipendente e critico.
Bertrand Russell indica Livello 7 come uno dei libri che tutti gli uomini e le donne del mondo dovrebbero leggere. E non gli si può dare torto.

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