venerdì 21 febbraio 2014

Il modo giusto

Ci sono cose che si possono fare da autodidatta, sviluppando una tecnica propria, che va bene per noi - e forse nemmeno - e altre cose che invece riescono davvero bene solo a patto che rispettiamo le regole dettate da chi ha studiato il problema e lo ha risolto.
Per tanti anni anni, sono stato convinto che scrivere al computer facesse parte della prima categoria.
Avevo sviluppato una mia tecnica, che mi consentiva di battere quel che ritenevo un numero considerevole di parole al minuto e di farlo senza commettere troppi errori.
Lo facevo usando mediamente una o due dita di ciascuna mano.
Ma era dannatamente scomodo, specie nel caso di sessioni di scrittura particolarmente lunghe.
E sapete perché era così scomodo? Perché era il sistema sbagliato.



Così un giorno mi sono detto che avrei imparato a scrivere secondo le regole, che prevedono che nel procedimento siano coinvolte entrambe le mani e tutte le dita di ciascuna.
E non in un moto disordinato, dettato dall'istinto e dal senso pratico, ma da regole elaborate per assegnare a ciascun dito una propria area di competenza, di modo che il processo di scrittura con la tastiera diventi un procedimento quasi...armonioso.
Ero un po' scettico di riuscire a cambiare tecnica e correggermi dopo tanti anni, ma del resto, come si suol dire, su Internet c'è un po' di tutto e ho quindi verificato se non ci fosse quel che mi occorreva.
Ed è così che ho trovato Tutoredattilo.
Si tratta di un software open source che farà apparire una tastiera sul vostro monitor e vi farà posizionare le dita sui tasti in modo tale che loro possano "orientarsi" sulla tastiera senza che voi siate costretti a seguire i loro movimenti con lo sguardo. Sì, perché -  come ho scoperto - su tutte le tastiere i tasti F e J sono facilmente riconoscibili al tatto grazie alla presenza di un solco alla base di ciascun tasto. Sono il riferimento per assumere la posizione iniziale, la stella polare del dattilografo, alla quale tornare nel caso ci smarriamo tra un tasto e l'altro. Assunta la posizione iniziale, TutoreDattilo vi chiederà di scrivere delle frasi, seguendo le sue indicazioni per scegliere a quale dito far di volta in volta premere i tasti.
E per quel che mi riguarda, ha funzionato. Forse non raggiungerò mai una velocità accecante, ma scrivo molto più veloce di prima, commetto meno errori di battitura e la posizione corretta delle mani mi garantisce sessioni più lunghe e meno stancanti.
Insomma, vi consiglio di provare questo software con ottimismo. Imparare a scrivere secondo le regole della dattilografia con un minimo di impegno e di applicazione costante è possibile. E dà anche soddisfazione.

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