mercoledì 26 dicembre 2007

Natale


Il tiramisù come lo faceva mia nonna, anche se proprio come lo faceva lei non riesce mai.
Le chiacchiere durante il pranzo.
Io e mia zia che inventiamo pettegolezzi su persone inesistenti intrecciandoli con quelli riferiti a persone vere.
La via in cui abito, di solito percorsa dalle auto in continuazione, deserta e silenziosa.
La cioccolata con gli amici prima della messa di mezzanotte.
Il cappello natalizio bianco e rosso piazzato con noncuranza sul tavolino del soggiorno, che pare normale, ma si anima e canta “Jingle Bell” con voce da ubriaco quando qualcuno gli passa davanti.
Le fotografie, che faccio sempre quando tutti i parenti sono arrivati, ma che poi mi dimentico di mostrare una volta stampate.
Il sorriso di mia madre.
La passeggiata “digestiva” con mio padre e mio zio per le vie del centro.
Il giro di ricognizione con mia sorella per i regali.
Tanto calore di cui essere felice, e quest'anno un motivo per esserlo di più.

Buone Feste a tutti, anche se un po' in ritardo!

sabato 22 dicembre 2007

I Am Legend

Avete mai letto il libro di Matheson 'Io sono leggenda'? Se non lo avete fatto, vi siete persi un capolavoro, a metà tra horror e fantascienza, scritto in modo magistrale, una storia indimenticabile, con colpi di scena da mozzare il fiato.
Stephen King considera Matheson il proprio maestro, ma la prosa verbosa del primo poco ha in comune con quella secca e micidiale del secondo, a dimostrazione del fatto che le vie della scrittura sono infinite.
Tornando al film, sono proprio curioso di vedere come se la cava Will Smith nei panni di Robert Neville, The last man on earth.
Il trailer promette bene.

martedì 11 dicembre 2007

25 anni fa!


E' incredibile, ma sono passati già 25 anni dall'uscita del mitico Commodore 64.
Ricordo di averlo ottenuto in seconda media, dopo averlo bramato per mesi.
Ricordo anche i pomeriggi a sfasciare joystick giocando alle Olimpiadi.
Ricordo Zaxxon, Impossible Mission e, ovviamente ricordo un sacco di tempo speso a fissare quello schermo di caricamento a strisce colorate.
Le console di oggi non avranno mai quel fascino e i bambini di oggi non potranno mai sentirsi dei pionieri nel mondo dei videogiochi come siamo stati noi.
Va beh, buon compleanno, vecchio C64, e grazie di tutto!

lunedì 10 dicembre 2007

Consigli per gli acquisti...


Dopo aver trascorso il week end in montagna, ho trovato in edicola una piacevole sorpresa.
Sull'ultimo numero di Urania è pubblicato "Gli uomini vuoti", di Dan Simmons, scrittore americano tra i miei preferiti.
Ho adorato il suo ciclo di Hyperion, una storia di fantascienza complessa e ricchissima, in cui viaggi temporali, enigmi scientifici e nemici invincibili si incontrano in un'opera che attraversa molti generi letterari, pone quesiti filosofici e religiosi e rende anche omaggio al poeta inglese John Keats.
Oltre ad altre opere di fantascienza (Ilyum) e horror, ho scoperto di recente anche una sua brillante produzione "gialla": i due romanzi "Hard Case" e "Hard Freeze", apparsi appunto sul Giallo Mondadori.
Non ho ancora potuto affondare i denti in questo "Gli uomini vuoti", scritto nel 1992, ma considerato il valore dell'autore e il prezzo del volume, € 3,90, mi sento di consigliarlo a scatola chiusa.
Sappiatemi dire.

lunedì 3 dicembre 2007

Videogiocatori cattivi, cattivi!


Anche se, come ho scritto qui, la mia vera passione videoludica risponde al nome di Pro Evolution Soccer, non disdegno affatto altri titoli, tra i quali Grand Theft Auto e certi first person shooter dall'indole poco raccomandabile.
Mi sento quindi indirettamente coinvolto dall'ultima polemica contro i videogames sollevata dall'uscita del film-documentario “Moral Kombat”, di cui danno notizia i siti specializzati.
In sostanza, si tratta della trita convinzione che videogiochi violenti inducano alla violenza. Per la verità, la tesi sostenuta dal film è che dietro l'undici settembre ci sarebbero i videogame che, nel rappresentare fedelmente i controlli di volo degli aerei, hanno consentito ai terroristi di prepararsi al meglio...

A mio avviso, i videogame stanno diventando, se già non lo sono, un medium a parte, a cui andrebbe riconosciuta la stessa dignità tributata agli altri linguaggi che nei videogames si fondono.
Inoltre, penso che quando andiamo a vedere un film, leggiamo un libro o un fumetto, rispondiamo a istanze simili a quelle che ci inducono ad accendere una console: una di queste è certamente il desiderio di vivere esperienze diverse da quelle di tutti i giorni.
Se chiudo gli occhi, mi raffiguro accanto a Indiana Jones mentre è inseguito dalla pietra enorme ne I predatori dell'arca perduta; ancora, non ho difficoltà a visualizzare la Los Angeles dei romanzi di Chandler e a vederla con lo sguardo disincantato di Philip Marlowe.
Allo stesso modo, l'adrenalina che provo rubando un'auto e capeggiando una gang di criminali in Grand Theft Auto stuzzica la fantasia e appaga il mio desiderio di sapere cosa si prova a compiere atti che non compirò mai.
Tuttavia, libro e film seguono il percorso imposto dal narratore; nel videogioco, invece, il solo limite è spesso la fantasia di chi impugna il joypad.
Ciò significa che tutti i giocatori di Hitman, Grand Theft Auto, ecc. sono criminali in pectore?
Non credo. Non più di quanto lo sia un regista di film di gangster, almeno.
Penso invece che una parte del divertimento risiede proprio nel sapere che la violenza si esaurisce sullo schermo; quasi una catarsi, insomma.
Ora scusatemi. Devo imbrattare qualche muro con dei graffiti e rubare una spider che mi attizza parecchio.
E se la polizia di San Andreas riuscirà a mettermi le manette, non emetterò un lamento.