Uno degli effetti naturali dello scrivere con regolarità, e per naturale intendo che non riesco a eliminarlo dalla mia esperienza, è che se mi frulla in testa un'idea o un pensiero sento il bisogno di metterla al più presto sulla carta - pardon - sul monitor.Insomma, mi pare di poter dire che scrivere induce a scrivere ancora di più.
E, per quanto possa sembrare paradossale, mi pare che scrivere di più produca benefici effetti in generale, non solo sullo scrivere.
Certo, se scrivere fa parte anche del vostro lavoro, come nel mio caso, il beneficio più immediato consiste probabilmente nella maggior facilità con cui le parole prendono forma nella mente per essere poi trasferite in una forma leggibile.
Ma, come dicevo, se scrivere induce a scrivere ancora di più, mi pare che scrivere di più non abbia impatti limitati alla sola sfera della scrittura.
Per me, oggi, passare qualche momento alla tastiera, davanti al monitor, osservando questo post prendere forma e aumentare di lunghezza di carattere in carattere, vuol dire anche trovare una dimensione diversa da quella quotidiana, pur essendo ormai una abitudine ripetuta giorno dopo giorno.
In altre parole, uscendo allo scoperto, scrivere ha un inaspettato effetto anti stress, per me.
Sarà che mi sono prefissato un obiettivo che ha a che fare con la quantità (le famose 500 parole pro die) e non certo con la qualità, ma dedicarsi a questo esercizio quotidiano induce la mente a praticare sentieri che altrimenti difficilmente intraprenderebbe e, soprattutto a lasciare quelli che pratica invece di continuo.
Se avete pensieri ricorrenti o, meglio, se vi sentite tesi o peggio ancora, preoccupati, sedetevi e scrivete di qualcosa che vi piace.
Forse non metterete insieme nulla che valga la pena di essere tramandato ai posteri - come quello che sto mettendo insieme io in questo momento - ma è probabile che troviate un rifugio nella scrittura, un posto in cui lasciar entrare solo ciò che merita davvero di accedere.
Nessun commento:
Posta un commento