venerdì 20 giugno 2008

Ciao Sergente!

Durante l'ennesima notte insonne, ho letto gli articoli apparsi su La Stampa e Corriere della Sera a commento della scomparsa di Mario Rigoni Stern.
Dietro le parole entusiaste che spesso salutano l'opera di chi non c'é più, mi è parso questa volta di intravvedere un autentico, comune, dispiacere.
Di Rigoni Stern ho letto quasi tutto diversi anni fa, quando me lo consigliò mio padre, già suo affezionato lettore, ma ricordo ancora bene la commozione provata nel leggere quel "ghe rivarem a baita, sergent majur?" (torneremo a casa, sergente?), domanda e preghiera insieme, ripetutamente posta dai giovani alpini al loro sergente, durante la micidiale campagna di Russia.
Rigoni Stern scriveva con parole semplici, di cose vere e importanti, come solo ai grandi riesce.
Mi dispiace che non ci sia più.

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