giovedì 10 luglio 2008

Casa desolata

Ieri, dopo quasi due mesi di lettura, ho terminato Casa Desolata di Charles Dickens, certamente uno dei più bei libri che abbia letto.
Casa Desolata è un romanzo ricchissimo, in cui Dickens dipinge un immenso affresco della società inglese di metà Ottocento, scagliando bordate devastanti alle fondamenta che la reggono, con cannoni caricati a ironia dirompente.
A Londra, tra le tante cause pendenti innanzi alla Corte di Giustizia del Lord Cancelliere, suprema istituzione per l'applicazione della Legge, ve n'é una di proporzioni gigantesche, che si trascina da tempo immemore, e di cui non si vede la fine. Una causa di cui si è perso il senso, che consuma ogni anno cifre astronomiche per il suo stesso sostentamento, e che è l'emblema del malfunzionamento dell'apparato statale.
Attorno a essa, ruotano i destini dei protagonisti. C'è chi, nella vana attesa di diventare ricco all'esito della causa, si consuma tra una udienza e l'altra, illuso e avulso dalla propria esistenza; c'é chi se ne infischia, e, pur essendovi invischiato, vive serenamente la propria vita, magari occupandosi del prossimo; e poi ci sono gli avvocati, rappresentati come grigi scrigni di segreti, che anziché favorire gli interessi dei propri assistiti, rappresentano solo l'ennesimo ingranaggio di una macchina che non funziona.
E, ancora, c'é l'aristocrazia, chiamata per la prima volta a confrontarsi con l'ascesa della classe borghese, destinata a intaccarne il potere e a rilevarne la ricchezza.
Casa Desolata, concepito tra il 1852 e il 1853, è un'opera di feroce, attualissima, denuncia sociale, che presenta gli elementi caratteristici del cosiddetto romanzo di appendice, ma che, per struttura e contenuti, si propone come precursore di generi che si sarebbero affermati solo molti anni dopo.
Basti dire che il romanzo è anche considerato come uno dei primissimi esempi di detective stories e che uno dei protagonisti, l'ispettore Bucket, è una delle prime figure di investigatore della storia della letteratura.
Casa Desolata vi farà immergere nella Londra di metà Ottocento, vi presenterà una moltitudine di personaggi indimenticabili, vi strapperà parecchie risate e potrebbe anche riuscire a commuovervi.
Non è celebrato o famoso (e mi chiedo perché) come Oliver Twist o David Copperfield, ma, se amate i romanzi lunghi, non potete perderlo.

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