domenica 12 gennaio 2014

Ripartenze

English: Old typewriter Italiano: Vecchia macc...

Credete alle coincidenze?
Per quanto mi riguarda, se dovessi guardare ai miei pensieri degli ultimi giorni e metterli in relazione con i due pezzi nei quali mi sono imbattuto in meno di dodici ore, dovrei dire che si, ci credo.
I due articoli sono questo e questo.
In entrambi i pezzi si dice - in sintesi - che per migliorare la propria scrittura avere un blog è importante.
Ebbene, da giorni - se non da mesi - mi chiedevo che cosa fare di questo blog, al quale sono in fin dei conti affezionato. Effettuare il download di tutto quello che ho scritto e chiudere per sempre? Oppure impormi un ritmo e proseguire finalmente con una regola, dando nuova vita a queste pagine?
Poi, per l'appunto ieri sera, mi sono imbattuto nel post di Goins Writer che ho citato sopra.
Per finire, questa mattina come di consueto apro il blog di Davide Mana che seguo ogni giorno e mi ritrovo a leggere degli effetti positivi che possano derivare per la scrittura dalla gestione di un blog.
Ora, voglio essere onesto: ultimamente ho perso molto tempo a leggere testi sulla scrittura, a parlare di scrittura e ad annoiare mia moglie su quanto mi piacerebbe scrivere. In tutto ciò, se dovessi contare le parole battute in tutto questo tempo di certo non arriverei a una gran cifra.
Così, dopo aver letto i post che ho citato, mi sono detto che per una volta posso davvero provare a impormi una disciplina e tornare a fare qualcosa che mi dava un'autentica soddisfazione.
Infatti, anche se su queste pagine non è mai transitato un gran numero di visitatori e i commenti hanno per il vero sempre latitato, pensare ad argomenti per scrivere i post, e soprattutto scriverli per poi pubblicarli, aveva su di me un effetto positivo, che nessun'altra abitudine è mai riuscita a eguagliare.
E per effetto positivo intendo di certo anche una maggiore creatività, perché cercare nuovi argomenti mette inevitabilmente in movimento i giusti apparati del cervello preposti appunto a elaborare nuove idee. E mettere quelle idee sulla carta produce un effetto benefico, perché soddisfa quella parte di me che ha bisogno di scrivere qualcosa, meglio se ogni giorno.
E quindi, chi sono io per oppormi a due pareri così autorevoli, ignorandoli? In fin dei conti, Jeff Goins sostiene con forza che 500 parole al giorno siano la misura giusta per creare un'abitudine e anche per riuscire a mantenerla, non importa da quanti impegni lavorativi e familiari si sia presi.
Avevo già scritto un post in passato per  fissare un obiettivo, senza riuscire a mantenerlo.
Ora ne fisso uno e lo faccio in modo ancora più categorico, stabilendo anche la misura precisa del mio impegno.
E sapete una cosa? Mi frullano già in mente parecchie idee per i prossimi post.

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