sabato 25 giugno 2011

Addio anche a te

Grazie per tutte quelle domeniche pomeriggio.
Spero che tu abbia avuto il tempo di collegare tutti i tuoi fili pendenti...o che abbia modo di proseguire a farlo anche ora. Ti riusciva proprio bene.

venerdì 13 maggio 2011

I vermi conquistatori di Brian Keene

Per motivi che saprebbe spiegare solo uno psicologo, continuo a provare un certo interesse per gli horror a base di vermi. In più, il libro di Keene pareva presentare una situazione simile a quella di un romanzo a cui sono affezionato, La casa dalle finestre nere di Simak.
In realtà, la trama del romanzo di Keene ha poco o nulla a che vedere con quella del romanzo di Simak.
La fine del mondo è vicina. Piove da più di quaranta giorni senza sosta, e la Terra è un'immensa distesa d'acqua punteggiata da poche terre ancora affioranti.
Tra i pochi sopravissuti, troviamo in cima a una collina il vecchio Teddy, un ultraottantenne, rimasto vedovo e in piena crisi d'astinenza da nicotina, perché ovviamente il suo amato tabacco da masticare è ormai introvabile. Il cortile di casa da qualche giorno pullula di vermi, ne è ricoperto da uno strato sempre più spesso e strani buchi nel terreno che hanno inghiottito intere case suggeriscono che qualcosa di più grosso di qualche lombrico sia all'opera.
L'unica buona notizia per Teddy è che il suo miglior amio è ancora vivo e pronto a dargli manforte.
La scrittura di Keene è abbastanza efficace nell'evocare le immagini di una Terra vicina ai suoi ultimi giorni, ma la sua opera non regala grandi emozioni. Il protagonista Teddy non ha alcun tratto peculiare, non è particolarmente simpatico, non ha difetti evidenti oltre alla dipendenza dal tabacco e non compie alcun percorso personale nell'arco del racconto. Questo perché ha già perso tutto (l'amata moglie), ancora prima che la fine del mondo abbia inizio e non pare turbarlo particolarmente nemmeno la sicura dipartita dei figli.

Invece risulta di maggior spessore e più riuscito il flashback che interrompe la trama principale e racconta di un gruppo di persone intrappolate in cima a un grattacielo in una metropoli allagata, alle prese con un gigantesco mostro marino.
A mio parere, un'opera riuscita solo in parte.

giovedì 24 febbraio 2011

Donne informate sui fatti - lo spettacolo teatrale

Ero davvero impaziente di assistere alla versione teatrale del bestseller di Carlo Fruttero, che tanto successo ha avuto l'anno scorso.
Devo purtroppo dire però che le mie aspettative sono state tradite.
Infatti, la struttura corale del testo originale, presa di peso anche per la rappresentazione, ha dato vita a un esperimento a metà tra lo spettacolo teatrale e il racconto letterario, senza però riuscire a sfruttare le proprietà evocative e narrative né dell'uno né dell'altro linguaggio.
Una fioca luce fa emergere dal palco per il resto buio le otto protagoniste della vicenda, in scena tutte insieme solo nel finale. Esse si alternano nel racconto dell'omicidio di una giovane donna, riferendo ciascuna quanto appreso dal proprio punto di vista.
Ed è proprio questo aspetto, che nelle intenzioni doveva rappresentare il suo punto di forza, che la messa in scena presta  il fianco alle critiche. Infatti, lo spettatore non assiste ad alcuna azione ma solo al puro racconto ed è così costretto a un'attenzione che si muta presto in noia.

lunedì 7 febbraio 2011

mercoledì 13 ottobre 2010

La rete di chi scrive (e di quelli che vorrebbero imparare)


Forse è solo perché mi sono da poco avvicinato all'argomento, ma ho l'impressione che mai come in questi giorni stiano proliferando su Internet siti dedicati alla scrittura e alle sue regole.
Provo a elencare di seguito quelli che seguo con maggiore assiduità:
Diegozilla - Lo scrittore di fumetti Diego Cajelli ha da poco annunciato dal proprio blog di voler tenere un workshop di scrittura. E' sufficiente iscriversi ed è gratuito
Fabio Bonifacci - Tiene da mesi, come avevo già segnalato qui, un corso di scrittura creativa, giunto da poco alla quinta lezione (consigliato!)
Freddo cane in questa palude - è il blog di Diego Burattini, sceneggiatore in forza alla Bonelli: il blog non è dedicato espressamente alla scrittura, ma se ne parla spesso e offre parecchi spunti di riflessione
Ad un tratto echeggiò uno sparo - E' il blog di Stefano Piani, sceneggiatore di vari fumetti e impegnato anche nel cinema. Anche in questo caso, sul suo blog appaiono spesso considerazioni e spunti di riflessione sulle tecniche di scrittura
Il mestiere di scrivere - si occupa di scrittura in genere, non solo di quella creativa, ma anche di quella in ambito professionale e nella vita di tutti i giorni.
E non è il caso di dimenticare Gamberi Fantasy, che ha da poco riaperto, come già detto di recente.



domenica 10 ottobre 2010

Riapre "Gamberi Fantasy"!

Oggi ho trovato una piacevole sorpresa nel mio feed reader: il blog Gambery Fantasy ha riaperto i battenti.
Se siete interessati al fantasy o alla scrittura o se semplicemente siete alla ricerca di qualcosa di intelligente da leggere, vi consiglio di far visita al blog di Gamberetta, che oggi si è ripresentata al suo pubblico con una già nutrita dose di aggiornamenti. Che dire... Bentornata!

sabato 2 ottobre 2010

Dylan Dog 289 - Il sentiero degli enigmi...o degli indovinelli?

Apprezzo molto le storie di Dylan Dog scritte da De Nardo, sempre ricche di atmosfera, spesso molto originali, e comunque capaci di mandare in scena un Dylan in linea con lo spirito originale della serie.
Per certi versi, non fa eccezione nemmeno il numero attualmente in edicola, primo episodio di una sorta di "Mistero dei templari" in salsa horror, con l''Old Boy impegnato nella ricerca di un leggendario amuleto, in grado di sconfiggere l'avvento di un antico demone. Anche in questo caso, la storia beneficia di un'efficace atmosfera cupa, l'avversario di turno rappresenta una minaccia inquietante e sui protagonisti pare gravare sempre la sua presenza.
Mi rende però perplesso un aspetto legato alla "quest" nella quale è impegnato il nostro eroe. Infatti, per arrivare a mettere le mani sul talismano che dovrebbe mettere in fuga il demone, Dylan deve appunto risolvere gli enigmi che danno il titolo all'albo.
Purtroppo, però, lo sceneggiatore, invece di inventare prove ad hoc per far giungere alla meta il nostro, si è avvalso, più che di enigmi, di indovinelli che erano già vecchi trent'anni fa e con i quali ci si sfidava sui banchi di scuola durante le lezioni più noiose. Un esempio? L'albo si chiude addirittura con un problema che aveva già afflitto e risolto il tenente Colombo in uno degli episodi più vecchi della sua serie.
In questo modo, tutta la suspense (e la sospensione dell'incredulità) dell'episodio risulta compromessa, perché immaginare cosa deve fare Dylan per proseguire il cammino non è affatto una sfida.
Come se ciò non bastasse, De Nardo fa sì che Dylan chieda aiuto per risolvere "gli enigmi" addirittura al suo vecchio amico Bill Porter, niente meno che insegnante di calcolo combinatorio all'Università Metropolitan di Londra, quando forse gli sarebbe bestato portarsi dietro uno studente delle medie.
Non resta che augurarsi che il secondo episodio di questa avventura presenti sfide più stimolanti per il nostro Indagatore dell'Incubo e soprattutto per i suoi lettori.

martedì 28 settembre 2010

Il ritorno del Grinta, con i Coen


Jeff Bridges è uno dei miei attori preferiti.
Adoro i Coen.
E ho sempre pensato che la scena in cui John Wayne a cavallo spara con un winchester in una mano e una pistola nell'altra, sia quanto di meglio il cinema western abbia mai prodotto.
Tirando le somme, sono davvero curioso di vedere questa versione de "Il Grinta".