venerdì 1 agosto 2008

Come una magia


A otto o nove anni ho ricevuto in regalo un set completo di trucchi da mago.
Ricordo ancora la scatola gigantesca della confezione (un regalo "grande" era di per sé sinonimo di bel regalo) sulla quale campeggiava il volto di Silvan, sorridente sotto una cotonatura da olimpiadi.
All'epoca doveva essere all'apice della carriera: appariva in televisione di continuo e il suo "sim sala bim" era il grido di battaglia col quale io e i miei compagni di scuola accompagnavamo ogni sparizione di matita o astuccio.
Non esagero se dico che aprire quella scatola è stato uno dei momenti più emozionanti della mia carriera di bambino.
Infatti mi aspettavo di trovare davvero della magia (in particolare, le istruzioni per tagliare a fette una persona, scomporla e rimetterla insieme), ma non rimasi comunque deluso dal contenuto, anche se ben più modesto: la bacchetta magica in plastica, da montare, cava all'interno per contenere il fazzoletto più lungo del mondo, mezzo uovo (sempre in plastica) che poteva sparire a comando (capovolgendolo nel relativo portauovo), un mazzo di carte truccato (ma che non riuscì mai a ingannare la mia pro zia di ottant'anni), una scatola con doppio fondo e un voluminoso manuale di istruzioni.
Anche senza formule magiche fu quest'ultimo ad assorbire la mia attenzione. I trucchi svelati erano spesso semplici, ma ogni pagina di quel libretto trasudava di un ingegno creativo che mi lasciava ammirato.
Mi chiedo se sono poi cambiato molto, da allora.
Oggi la magia che preferisco non è nascosta nelle maniche di un frac o nel fondo di un baule "sigillato"; i miei illusionisti preferiti ora hanno pagine scritte per palcoscenico ed estraggono i loro conigli dal vocabolario invece che da cappelli a cilindro. Però un colpo di scena imprevisto o una similitudine azzeccata mi conquistano allo stesso modo.
E tenendo conto che Stephen King definisce la scrittura come "telepatia", forse intravvedere un parallelismo tra i suoi "trucchi", per sviare e tenere avvinto il lettore, e quelli di un mago che spopolava negli anni '80, potrebbe non essere folle. Chissà.
Io, comunque, me ne guardo bene.

Nessun commento: