martedì 22 gennaio 2013

La terra al tramonto - Urania n. 1590


In tempi di crisi, gettare uno sguardo agli scaffali delle edicole per controllare le uscite in edizione economica può essere una buona idea.
E si capisce quanto il gioco valga la candela quando gli occhi si posano su volumi come questo "La terra al tramonto".
Si tratta di un'antologia di racconti ambientati nella Terra Morente inventata da Jack Vance, che va ad affiancarsi ad altri due volumi pubblicati su Urania lo scorso anno.
Per la verità, però, il sommario di questo numero pare subito ben più ricco rispetto a quello dei precedenti. Il lettore qui può infatti incontrare alcuni mostri sacri della letteratura fantastica di lingua inglese: Dan Simmons, Neal Gaiman e George R.R. Martin.
Ho letto subito il racconto di Gaiman, una breve avventura in cui il protagonista, un umile contadino di una Terra Morente mai così vicina alla fine, impara a proprie spese che anche un padre all'apparenza ordinario può riservare brutte sorprese. E impara la lezione grazie a un viaggio interdimensionale.
Dan Simmons
Al momento sono alle prese con il racconto lungo di Dan Simmons, autore che mi ha divertito come pochi altri grazie al ciclo di Hyperion.  E per ora il suo "Naso-bussola di Ulfant Banderoz" si sta rivelando una lettura avvincente. Il protagonista, Shrue il diavolista, si lancia alla ricerca della biblioteca di un collega mago di recente defunto. E' protetta da incantesimi, trappole e creature magiche davvero poco amichevoli. E Shrue non è l'unico pretendente per il premio finale, la conoscenza assicurata dagli antichi testi di magia della biblioteca. Sulle sue tracce c'è anche un altro mago, che ben presto si rivela più temibile del previsto. O forse la vera minaccia è la creatura elementale che dovrebbe essere al suo servizio?
Spesso ritenuto, forse a ragione, un ottimo riciclatore di idee altrui, Simmons qui mi pare in ottima forma. E se ogni riga contiene un'invenzione di cui forse altri detiene il diritto d'autore, il risultato è un'avventura piacevole, narrata con piglio vivace, ricca di colpi di scena e con qualche strizzata d'occhio al lettore, perché anche prendersi troppo sul serio alla fine può stancare.
Insomma, ho letto poco di quest'antologia, ma anche se non ho completato il giro di giostra, posso già dire che le emozioni hanno ampiamente ripagato del prezzo del biglietto.


Nessun commento: