mercoledì 3 dicembre 2008

Lilith n. 1

 
Appena conclusa la bella serie di Manfredi "Volto nascosto", la Bonelli ha invaso le edicole con il primo numero della nuova creazione di Luca Enoch, Lilith.
Si tratta di una nuova maxi serie a cadenza semestrale, presentata in albi di lunghezza extra, di 132 pagine, a tema fantascientifico.
Lilith, che ruba il nome all'antichissimo demone mesopotamico dalle fattezze femminili latore di morte e distruzione, è un "cronoagente", una guerriera destinata ad attraversare le epoche alla ricerca di un parassita che, nel futuro, ha causato il declino della razza umana. Il parassita è custodito all'interno del corpo delle persone che Lilith ha il potere di individuare e l'obbligo di uccidere.
Il primo numero si svolge sullo sfondo della guerra di Troia e si segnala soprattutto per la grande perizia grafica di Enoch, che, con il suo tratto pulito, regala molte tavole davvero suggestive.
Ciò detto, quel che pare mancare è forse un più significativo approccio nella costruzione psicologica della protagonista. Infatti, anche se gli elementi presenti sono sufficienti a lasciar intravvedere lo sviluppo di una trama ad ampio respiro, il lettore chiude l'albo senza aver stabilito alcun legame particolare con la protagonista, la quale, chiamata a eseguire un compito dalle implicazioni tanto drammatiche, avrebbe forse potuto esprimere un maggiore pathos. Specie tenendo conto del fatto che il numero 2 sarà in edicola tra ben sei  mesi , sarebbe forse stato opportuno chiudere la prima uscita con un bel cliffhanger. Invece, Lilith riceve il proprio battesimo del fuoco e l'albo si chiude in modo un po' troppo rassicurante. Ci ricorderemo ancora di lei tra sei mesi?

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