lunedì 23 marzo 2009

Stavo col Libanese!!

Ci sarà di sicuro chi sostiene che si tratta dell'ennesimo prodotto "localizzato" sfornato dall'industria della fiction italiana, ennesima prova della propria incapacità di esprimere qualcosa di veramente "universale".
C'è anche chi dice (e scrive) che non avrebbe gran valore, in quanto opera derivata da un romanzo, dal quale era già stata tratta una versione cinematografica. Un esercizio inutile, insomma.
Per quanto mi riguarda, "Romanzo Criminale" è stata una delle più belle sorprese televisive degli ultimi anni. E chi sostiene il contrario non sa cosa sia una bella serie.
La storia della banda della Magliana, dei suoi membri e dei suoi nemici, ha animato dodici episodi caratterizzati da una perfetta ricostruzione scenografica, da una regia brillante e da un'ottima recitazione.
Il Libanese, il Freddo, Dandi, Bufalo e gli altri membri della "batteria" si macchiano dei delitti più turpi, si lasciano corrompere dal "potere" conquistato a suon di pallottole, si perdono senza rimedio e si dimostrano capaci di imprevedibili gesti di amicizia.
I traffici della banda, che gradualmente si estendono sino a intrecciarsi alla mafia e alla camorra, e attirano l'attenzione di quelle forze che hanno segnato la storia del nostro Paese negli anni di piombo, trascinano lo spettatore in modo irresistibile alla scoperta di un'Italia violentissima, così lontana eppure così terribilmente vicina a quella attuale.
Intelligente, avvincente, e, perché no, toccante.

1 commento:

daniele ha detto...

una domanda. Quale personaggio del romanzo si riferisce a colui che all'inizio dice " io stavo col libanese" ? Grazie.