lunedì 2 marzo 2009

Secret Invasion...




Credo che interrompere l'acquisto di fumetti Marvel, per qualcuno che si è guadagnato sul campo i gradi di Marvel Zombie, sia un po' come smettere di fumare.
Costa fatica, richiede grande forza di volontà, ed è sufficiente una piccola ricaduta per ritrovarsi di nuovo schiavi della dipendenza.
Se pensate che questa premessa mi serva per auto-assolvermi, avete perfettamente ragione.
Quando meno mi aspettavo che sarebbe successo, in un breve attimo di debolezza, mi sono ritrovato in mano il primo numero (di otto) dell'ultima fatica del re dei Marvel cross-over, Brian Bendis.
Che dire?
Forse l'invasione dei mutaforma Skrull che hanno sostituito gli eroi del Marvel Universe non può dirsi un'idea originale (in tempi recenti i protagonisti di Battlestar Galactica hanno dovuto fronteggiare un'analoga invasione di Cyloni) ma è comunque stuzzicante e la testa di qualche grosso calibro sembra destinata a rotolare.
So già che, terminata la lettura, mi ritroverò a rimpiangere i tempi in cui John Byrne e Chris Claremont reggevano le fila di gran parte dell'universo Marvel, ma, come dicevo all'inizio, ogni tanto attraversare i canyon di Manhattan attaccati a una ragnatela o visitare le stanze del Baxter Building diventa un bisogno che non si può fare a meno di soddisfare.
Comunque sia, l'unica vera Secret Invasion è e resterà sempre quella subdolamente perpetrata dallo stillicidio di albi della Casa delle Idee, penetrati in punta di piedi e uno per volta nelle abitazioni dei lettori, fino a occupare scaffali, mensole, librerie, cantine, solai...
Non c'è salvezza.

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