Gli ultimi giorni sono stati impiegati per chiudere le questioni lavorative che non potevano aspettare e per mettere a punto la strategia di viaggio.
L'itinerario elaborato mi fa abbastanza paura: spero che riusciremo a muoverci sempre al mattino presto, così da poter sfruttare tutta la giornata.
Spero anche che il caldo non sia eccessivo, altrimenti le levatacce del mattino serviranno a poco.
Aspettatevi un ampio resoconto, anche fotografico, al mio ritorno.
Qualcuno così potrà trarre vantaggio dalla nostra esperienza...e poi dicono che i blog non servono a nulla.
A presto!
venerdì 31 agosto 2007
Un consiglio di lettura
Marco Lupoi, direttore di Paninicomics, sta raccontando in questi giorni sul proprio blog come la propria passione per i fumetti si sia trasformata in professione.
E' un racconto sentito e venato di nostalgia. Ve ne consiglio la lettura.
E' un racconto sentito e venato di nostalgia. Ve ne consiglio la lettura.
martedì 28 agosto 2007
E' ufficiale!

Dopo mille ripensamenti, correzioni, rettifiche, prenotazioni e disdette, io e la mia dolce metà abbiamo finalmente elaborato l'itinerario DEFINITIVO che seguiremo durante il nostro viaggio in Sicilia.
Siccome è stata una fatica immane e non ho la minima intenzione di cambiarne una virgola, lo metto nero su bianco (si sa che quel che è scritto in un blog è come scolpito nella pietra).
Partiremo il 1° settembre alla volta di Catania, da cui procederemo verso Siracusa, pernottandovi la prima notte.
Il giorno successivo ci recheremo a Noto, per visitare questo "gioiello del barocco", poi a Ragusa e a Modica (dove faremo incetta di cioccolato).
A seguire, dopo esserci immersi nelle acque nei pressi di Falconara, raggiungeremo Agrigento, visiteremo ovviamente la valle dei Templi e ci sposteremo verso Sciacca.
Da qui, aggrediremo le cittadine di Selinunte e Segesta con le loro meraviglie archeologiche e sosteremo per una giornata nel borgo di Erice.
Poi, finalmente, un po' di mare a San Vito Lo Capo e, per finire visita a Palermo e all'imprescindibile Duomo di Monreale.
P.s. So benissimo che le cose non andranno in questo modo, ma crederci non costa nulla!
Siccome è stata una fatica immane e non ho la minima intenzione di cambiarne una virgola, lo metto nero su bianco (si sa che quel che è scritto in un blog è come scolpito nella pietra).
Partiremo il 1° settembre alla volta di Catania, da cui procederemo verso Siracusa, pernottandovi la prima notte.
Il giorno successivo ci recheremo a Noto, per visitare questo "gioiello del barocco", poi a Ragusa e a Modica (dove faremo incetta di cioccolato).
A seguire, dopo esserci immersi nelle acque nei pressi di Falconara, raggiungeremo Agrigento, visiteremo ovviamente la valle dei Templi e ci sposteremo verso Sciacca.
Da qui, aggrediremo le cittadine di Selinunte e Segesta con le loro meraviglie archeologiche e sosteremo per una giornata nel borgo di Erice.
Poi, finalmente, un po' di mare a San Vito Lo Capo e, per finire visita a Palermo e all'imprescindibile Duomo di Monreale.
P.s. So benissimo che le cose non andranno in questo modo, ma crederci non costa nulla!
lunedì 27 agosto 2007
Notte d'estate
Notte d'estate con fuochi artificiali.
Anzi, quelli ormai appartengono al passato.
Ieri sera a Omegna, sul Lago d'Orta, attesa da una folla oceanica, che cresce di anno in anno, si è tenuta la finale del campionato mondiale di fuochi piromusicali.
In sostanza, le esplosioni e le luci sono sincronizzate con il ritmo e l'andamento della musica diffusa in sottofondo.
Ogni anno mi chiedo perché mi lascio trascinare in una bolgia terribile, questa volta stimata in 80.000 spettatori, e ogni anno la risposta arriva dallo spettacolo a cui assisto, semplicemente mozzafiato.
L'oscurità romantica del lago d'Orta rotta dai raggi di luce riflessi dalle acque; il palcoscenico offerto dallo scrigno di montagne che racchiude il lago; le forme dei fuochi, che la mia immaginazione associa sempre agli oggetti più disparati, come quando mi capita di osservare le nuvole.
E poi, a spettacolo appena iniziato e annunciata da un chiarore sempre più intenso dietro le montagne, è sorta anche la luna, che pareva essersi levata solo per guardare, con compiaciuta ironia, chi tentava invano di mettere in scena uno spettacolo migliore del suo.
mercoledì 22 agosto 2007
Déjà vu
Oggi sono andato per qualche ora a studiare nella biblioteca civica che ho frequentato durante l'università.
Non ci entravo più da circa sette anni, escludendo qualche visita sporadica, ed è stato davvero come fare un salto nel passato.
Ovviamente, nessuno dei visi che mi erano divenuti familiari, nel corso di svariati anni di quotidiana frequentazione, era presente tra quelli degli utenti attuali, che ho osservato come se mi fossero succeduti in chissà quale carica.
Molti venti-venticinquenni con basettone stile anni '70, zazzere più o meno coltivate, o completamente rasati, e tutti con pantaloni portati ad altezze tali da potersi considerare calati.
Quando mentalmente stavo appuntandomi le loro caratteristiche, per giungere al più scontato dei giudizi sul gap generazionale, mi è caduto l'occhio su un ragazzo, appena alzatosi dalla propria postazione di studio per salutare un'amica, e mi è sembrato di vedere una scena a cui avevo già assistito mille volte, ma che all'epoca aveva per protagonista uno dei miei più cari amici.
Il ragazzo di oggi aveva il suo stesso sguardo allegro e distratto, la stessa espressione affabile e le stesse movenze un po' scoordinate. Persino la ragazza sembrava guardarlo proprio come le ragazze hanno sempre guardato il mio amico, con un'espressione di simpatia un po' incredula.
Solo quei pantaloni mezzo calati rovinavano l'illusione.
Però non mi hanno impedito di pensare che, forse, ha ragione chi dice che "è tutto una ruota che gira".
Non ci entravo più da circa sette anni, escludendo qualche visita sporadica, ed è stato davvero come fare un salto nel passato.
Ovviamente, nessuno dei visi che mi erano divenuti familiari, nel corso di svariati anni di quotidiana frequentazione, era presente tra quelli degli utenti attuali, che ho osservato come se mi fossero succeduti in chissà quale carica.
Molti venti-venticinquenni con basettone stile anni '70, zazzere più o meno coltivate, o completamente rasati, e tutti con pantaloni portati ad altezze tali da potersi considerare calati.
Quando mentalmente stavo appuntandomi le loro caratteristiche, per giungere al più scontato dei giudizi sul gap generazionale, mi è caduto l'occhio su un ragazzo, appena alzatosi dalla propria postazione di studio per salutare un'amica, e mi è sembrato di vedere una scena a cui avevo già assistito mille volte, ma che all'epoca aveva per protagonista uno dei miei più cari amici.
Il ragazzo di oggi aveva il suo stesso sguardo allegro e distratto, la stessa espressione affabile e le stesse movenze un po' scoordinate. Persino la ragazza sembrava guardarlo proprio come le ragazze hanno sempre guardato il mio amico, con un'espressione di simpatia un po' incredula.
Solo quei pantaloni mezzo calati rovinavano l'illusione.
Però non mi hanno impedito di pensare che, forse, ha ragione chi dice che "è tutto una ruota che gira".
martedì 21 agosto 2007
Back Home
Sono tornato a casa da poco, dopo aver trascorso dieci giorni in montagna.
Il rientro in città è stato abbastanza traumatico.
Non tanto per il pensiero di dover ricominciare a lavorare, quanto per un'inedita sensazione di claustrofobia.
Per la prima volta, quest'anno ho sofferto il fatto di passare dal contatto con la natura offerto dalla vita di un paese di montagna, al cemento della città semideserta.
Mi manca il cinguettio degli uccelli.
Mi manca il fruscio delle foglie.
Mi manca l'aria fresca e pulita.
...grazie al cielo, tra dieci giorni parto per la Sicilia!!!
Il rientro in città è stato abbastanza traumatico.
Non tanto per il pensiero di dover ricominciare a lavorare, quanto per un'inedita sensazione di claustrofobia.
Per la prima volta, quest'anno ho sofferto il fatto di passare dal contatto con la natura offerto dalla vita di un paese di montagna, al cemento della città semideserta.
Mi manca il cinguettio degli uccelli.
Mi manca il fruscio delle foglie.
Mi manca l'aria fresca e pulita.
...grazie al cielo, tra dieci giorni parto per la Sicilia!!!
giovedì 9 agosto 2007
Analisi di un futuro già passato

In questi giorni sono in regime di semi vacanza.
Non ho ancora abbandonato la città e il maltempo si accanisce, concedendo poche tregue.
Rimangono le conversazioni con gli amici, con i quali consumare magari un po' di cibo spazzatura al centro commerciale, la mia ragazza e qualche libro.
Mi è capitato tra le mani "Le nuove stanze" di Indro Montanelli.
Si tratta di una raccolta di risposte fornite dal grande giornalista all'inizio degli anni 2000, a chi gli si rivolgeva per avere lumi sugli argomenti più disparati.
Dalla pena di morte alla diffusione dell'Aids nel Terzo Mondo, dall'immigrazione alla liberalizzazione degli stupefacenti e all'intervento in Kosovo, Montanelli fornisce il suo punto di vista su molte questioni tuttora irrisolte e su interrogativi che ognuno di noi almeno una volta dovrebbe essersi posto.
E' una lettura decisamente interessante, sotto molti profili.
Innanzitutto, ovviamente, per i contenuti, frutto delle acute osservazioni di un uomo che è stato testimone e ha raccontato tanti episodi importanti per il nostro paese. E' davvero curioso notare quante delle sue previsioni si siano avverate e quanto sia cambiata l'Italia in cinque anni, rimanendo praticamente identica a se stessa.
E poi per la sua inarrivabile prosa: elegante, fluente, incisiva e venata di quel corrosivo umorismo toscano che l'ha resa celebre.
Insomma, è una lettura che vi consiglio. Anche se non siete, come me, vessati dal maltempo e costretti in casa.
lunedì 6 agosto 2007
Domenica di agosto...
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