martedì 10 luglio 2007

Un biglietto in due

Da qualche parte ho letto che prima di aprire un blog occorre avere le idee chiare su cosa scrivere.
Io le idee le ho ancora confuse, ma ho l'entusiasmo di chi si è appena portato a casa un giocattolo nuovo e non vedo l'ora di riempire con qualche post la pagina. Quindi, iniziamo da quel che segue, nella speranza che le idee si chiariscano.

Sono tornato da Praga poco tempo fa.
E' stato un viaggio di quattro giorni che mi ha regalato la mia ragazza per il mio compleanno e non avrei potuto avere regalo migliore.
Forse Praga non può dirsi bellissima, con la periferia povera a ridosso dei ricchi quartieri del centro. Però ha fascino da vendere.
Il centro pullula di monumenti in stile gotico boemo, testimonianza dei fasti vissuti nel Medioevo, e il quartiere ebraico colpisce per la ricchezza di una cultura che ha rischiato di essere distrutta, ma che è sopravvissuta per raccontare la propria tragedia.
Praga mi manca. O meglio: mi manca molto quella sensazione di libertà che si assapora da turisti.
E' incredibile il miracolo che si compie grazie a un volo low cost, al fatto di circolare solo cartina alla mano e con la macchina fotografica al collo.
In queste circostanze, mi pare sempre di assaporare, seppure in minima parte, il brivido provato da chi si avventura in un territorio inesplorato.
Cambia anche il modo di rapportarsi alla persona con cui si viaggia.
Mi sono guardato intorno e le strade mi sembravano invase da coppie di turisti, con gli uomini perennemente occupati a dimostrare di avere più senso dell'orientamento, più cognizione di causa nel parlare di storia, architettura, arte, ecc. e, in generale, occupati a dimostrare che, senza il loro fondamentale intervento, un aspetto determinante di ciò che si sta vivendo sarebbe andato perso. Non so, mi è parso che, per quanto ci fossero turisti provenienti da ogni dove, tutti fossimo intenti allo stesso gioco, con le nostre compagne a sopportare l'ineluttabile, senza ammettere di essere divertite.
Ecco, credo che, oltre alla vista della Moldava e dei ponti che la sovrastano, di Praga mi manchino terribilmente queste sensazioni.
Spero di resistere fino a settembre.
Se tutto va come previsto, lo stesso gioco si ripeterà in Sicilia.




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